I nostri corsi

Taijiquan stile Chen
Il Taijiquan è un’antica disciplina cinese. È una forma d’esercizio fisico fluido ed armonico, caratterizzato da movimenti circolari e continui. Trae origine dalla filosofia Taoista e dalla medicina tradizionale cinese.

Qi Gong
Il Qi Gong è uno degli aspetti più importanti della medicina tradizionale cinese. Perfezionatosi negli anni, si basa sui concetti di Yin e Yang, di energia Qi e della mente come veicolo di forza e salute.

Massaggio Tuina
Fra le molteplici e straordinarie funzioni della mano umana, una, forse, non è nota come meriterebbe: la mano come strumento di benessere e salute. Su questo concetto si è sviluppata la tecnica del Tuina.

MTC
Questo corso è stato ideato per fornire agli studenti un mezzo per fronteggiare, attingendo a più discipline di Medicina Tradizionale Cinese, tutti quei disturbi di tipo fisico, mentale e psicologico.
Maestro Jingquan Jia
Il Maestro Jingquan Jia è il Presidente dell’Associazione di Sport Dilettantistico e Cultura Cinese-Italiana “Tuhe”. Come Maestro di XII generazione del Taijiquan stile Chen, è rappresentante in Italia della Scuola di Taijiquan del Villaggio Chen. È anche “Ambasciatore per lo Sviluppo Internazionale della Cultura del Taijiquan”.
Dicono di noi...
“Durante il lockdown, i corsi online su Zoom mi hanno aiutato tantissimo: avendo fatto lezione quasi tutti i giorni, ho potuto dare continuità al lavoro sulle ginocchia, che mi dolevano parecchio. Avendo rinforzato i muscoli, ora riesco ad allenarmi ma soprattutto a camminare molto meglio.”
“La situazione nuova del Covid ci ha impedito di continuare le nostre solite attività. Poiché ho una vera e propria passione per il Tai Chi, non sono stato contento di interrompere le mie lezioni in palestra. Il Maestro Jingquan Jia è riuscito però, attraverso i corsi online, a permetterci di riprendere quel filo interrotto: in un periodo estremamente difficile, ci ha consigliato e assistito affinché migliorassimo nei movimenti, soprattutto ci ha dato la forza per andare avanti e non sentirci abbandonati.”
“In seguito ad una caduta, ho i legamenti del braccio sfilacciati: dopo la piscina riabilitativa, prima delle infiltrazioni di cortisone, mi hanno consigliato di praticare il Tai Chi. Da quando ho iniziato, la mia qualità della vita è cambiata moltissimo: dopo un anno, ora sollevo e ruoto il braccio, cose che pensavo di non riuscire a fare mai più. E ho notato anche che il Tai Chi è una forma di meditazione corporea molto rilassante e rasserenante.”
“Dopo tanti anni di Tai Chi e Qi Gong, faccio ancora fatica a entrare nella postura giusta. Ma quando, alla fine della mia solitaria pratica quotidiana, un sorriso di pienezza e gratitudine mi nasce sulle labbra, allora so di essere felice.”
“Ho praticato il Qi Gong per un intero anno con costanza, con un impegno mediamente trisettimanale. Solo in alcuni periodi sono riuscita quotidianamente a completare almeno gli esercizi di scioglimento iniziali, rispettando anche una buona respirazione. Tutto ciò mi è valso, comunque, a constatare i benefici raggiunti sia sul piano fisico che energetico e psichico.
Sono scomparsi i dolori cronici che interessavano la zona del bacino e quelli acuti che per lungo tempo ho avvertito in zona scapolo-omerale.
Sentirmi più sciolta ha contribuito a migliorare anche il tono dell’umore.
In un momento particolarmente delicato della mia vita, sia sul piano personale che familiare, mi ha giovato fungendo da stabilizzatore nell’affrontare le vicissitudini legate all’alternanza degli accadimenti.
È evidente che l’equilibrio dell’esterno favorisce anche l’armonia dell’interno. Ne ho avuto prova anche dal miglioramento della qualità del sonno, per il quale prima facevo uso di farmaci.
In sintesi, sono fermamente convinta che la pratica del Qi Gong sia efficace per potenziare il benessere e l’equilibrio del corpo e della mente.”
“La fine dello scorso secolo e l’apprensione per il “millennium bug” coincisero con un periodo buio della mia esistenza.
Un carissimo amico, oggi istruttore di Aikido, mi raccontò di aver conosciuto un Maestro cinese da poco trasferitosi in Italia, che insegnava un’arte marziale a me sconosciuta, Tai qualcosa, e mi consigliò di contattarlo. Da lì la svolta, un costante miglioramento fisico e mentale e l’inizio di un’avventura che ancora oggi continua.
Ma, al di là degli evidenti miglioramenti, mi preme condividere due cose che ho iniziato a comprendere con il Tai Chi e che ritengo mi siano servite nel corso della vita.
La prima è che alcuni processi per noi diventati automatici, come respirare, camminare, mantenere una postura, sono invece estremamente complessi e mantenere un’attenzione costante sul proprio corpo, per modificarne gli errori e per capirne la meraviglia, nonché una presenza su ciò che facciamo, aumenta la nostra consapevolezza ed il rispetto per ciò che siamo.
La seconda cosa, assai complicata, è di andare oltre quella che io chiamo la “mente occidentale” o comunque il mio pensiero logico, che si basa sulla conoscenza nozionistica, razionale e schematizzata. Andare oltre significa completarsi nel ritrovare un processo interiore trascendentale, esperienziale e sensoriale che troppo spesso perdiamo. Forse è anche questa la teoria degli opposti che si fondono nell’uno…?!”
“All’inizio, qualche anno fa, provenendo dal karate e sopraggiunti alcuni problemi fisici, mi sono avvicinato al Tai Chi, attratto, da neofita, dal fatto che, pur essendo in ogni caso un’arte marziale, sembrava avesse un approccio diverso nell’ apprendimento e prendesse in considerazione degli aspetti, per così dire, più “interiori”.
I primi tempi non è stato facile: controllare il proprio corpo rimanendo rilassati, eseguire i movimenti lentamente, non vagare con la mente rimanendo concentrati; insomma, tutta quella calma e tranquillità, vista da spettatore, non era facile da conquistare.
Con il senno di poi mi sono reso conto che nel Tai Chi il tempo e la pazienza sono due fattori importanti e che, ancora più fondamentale, è essere guidati da un vero Maestro di questa disciplina.
Disciplina che ho scoperto poi prestarsi a varie declinazioni: per il benessere fisico, per il benessere mentale ed attività marziale, ma che ha, secondo la mia esperienza, una particolarità: ti accompagna, se lo vuoi veramente, per mano, in un’esperienza globale di cambiamento, che coinvolge il tuo approccio fisico e mentale non solo all’attività fisica ma anche, in generale, a molti aspetti della vita.
Percorso lungo con benefici significativi e profondi a livello corporeo e mentale ma ad una condizione: essere parte attiva. Ovvero non è come andare in farmacia e comprare una confezione di “benessere” ma essere disposti umilmente ad affrontare un lavoro lungo di “destrutturazione” per tornare, per così dire, all’essenziale, spogliandosi di tante sovrastrutture acquisite.
Oggi sto continuando il viaggio intrapreso per la bellezza in sé e non per un traguardo che penso non esista.”
“Da oltre 2 anni soffro di un problema bronchiale cronico, che si acuisce in presenza di particelle dell’aria non costanti quali polline, sabbia o altro. Ovviamente sono in costante cura di mantenimento, sia allopatica che omeopatica.
Lo scorso mese di luglio ho avuto una di queste fasi acute con la conseguenza di un cattivo respiro che mi faceva ossigenare poco. Perciò ero molto debole e facevo fatica anche solo a camminare. Però volli andare lo stesso alla lezione del Maestro Jia, convinta che mi avrebbe fatto bene. Ci sono arrivata accartocciata su me stessa, mi sentivo un ranocchio. Il Maestro ha subito notato che respiravo male e mi ha prestato attenzione facendomi fare esercizi ad hoc: sono uscita con postura eretta e petto in fuori! Non mi sentivo più un ranocchio…
Ma il Maestro mi aveva assegnato anche i compiti a casa: mi ha mostrato alcuni esercizi da ripetere quotidianamente. Devo ammettere che non ho buona attitudine ad obbedire, soprattutto da paziente. Invece, spinta dal malessere che ogni giorno si riaffacciava, sono stata disciplinata. E sono stata premiata: nel fare gli esercizi prescritti, ben presto ho cominciato a sentire scorrere nella mia schiena non so se solo il respiro o proprio energia. Fatto sta che in qualche giorno non ho sofferto più, ma, ormai molto fiduciosa e diligente, ho continuato negli esercizi quotidiani ancora per un mese abbondante.
Grazie, Maestro.”
“Ho 66 anni e dal 2016 frequento il corso di Taiji.
Quest’arte marziale ha migliorato/risolto i miei problemi di artrosi e osteoporosi sparsi un po’ dappertutto… i movimenti lenti, circolari hanno messo in moto un’energia che non sapevo di avere e tutto questo grazie al Maestro Jia. E sempre grazie ai suoi insegnamenti ho imparato a “respirare”, a concentrarmi liberando la mente durante tutti gli esercizi, a percepire il mio corpo “dal di dentro”, migliorando i riflessi e la postura.
Tutto ciò è documentabile e che dire… provare per credere! Subito però: perché aspettare quando si può vivere molto, molto meglio!?”
“Ho una frequentazione delle pratiche di Taiji e Qi Gong da almeno 20 anni.
A seguito di un grave incidente, che compromise il mio sistema neuromuscolare, con limitazioni nei movimenti delle articolazioni, intorpidimento e parestesie, mi avvicinai a queste discipline.
Fortunatamente incontrai il Maestro Jia, che mi aiutò molto nella riabilitazione e, a seguito delle sue indicazioni e della pratica costante di entrambe le discipline, acquisii nel contempo una maggiore consapevolezza del mio corpo, migliorando notevolmente il mio stile di vita.
Ah! Dimenticavo! Ho appena… 79 anni!
Grazie, Maestro Jia.”